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al testo di Antonio Balia
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Se l’ambizione ottenebra la mente così che ritrovandosi l’umano sognante, s’insegue vanamente. Vorrebbe avere tutto nella mano vive sognando potenza e onore e ciò, dormendo, si canta lo strano sempre più illudendosi nell’ore e ben cantando con voce squillante travolto è dall'effetto dell’umore. Soldi e potere son migliore amante della vita che non può capire bruciando l’intorno sull'istante così nell'intento ben riuscire sognante, canta pure a voce muta senza capire dell’imposto agire! Devastante é più della cicuta il fare male e provocare dolo e se imprime in lingua biforcuta l’illusione lo rimette in volo figura quindi che sta guadagnando ma sopprimendo si va lì da solo. Con la vita che si sta giocando non distingue ciò che va inseguendo in acque tempestose ora nuotando senza capire quanto sta soffrendo d’altri non gli importa e fila via e i fratelli va così colpendo! Almeno avesse colto l’eresia per convertire senso dell’altezza aggiornare così la sua via abbandonare quindi la scaltrezza; che solo danni potrà fare ormai all'imporre egoismo per grandezza. Soldi e potere non bastano mai d’incolparlo più non me la sento maledetto è chi sobilla ai guai dell’agire che apporta sgomento; colpa all'umano non gli posso dare ma ripararmi voglio da quel vento. Agli idoli ci vuole assoggettare il perfido e mal conquistatore e se riesce l’uomo a controllare se la canta pure a buon tenore e nell'andar per conquistarsi parte ascoltato è come buon cantore. Perciò restare non voglio in disparte dall'ambizione che rovina gente perché non s'indottrini come arte nella debolezza della mente: raccomandare a fonte benedetta e coglierne l’essenza totalmente! Solo amore l’anima si aspetta e null'altro potrà andar pensando che solo lì l’umano si rimetta così di più si andrà purificando senza che si pensi abbandonato e nel male non si veda più scialando. Scordarmi non voglio del passato magnetizzato in fragile ragione dagli idoli sempre perseguitato ero confuso come un ubriacone: ma dall'imprevista scesa in campo mi si sta diradando l’illusione! L’essere colpito da quel lampo strano effetto mi ritrovo in testa anche se non ha prodotto stampo non si è trattato certo di una festa e della mente vecchia e malandata molto meno sento che mi resta! Quando mente dal cuore è separata prevalgono ambizione con lamenti e se da fredda luce è comandata si può diventare anche dementi; cerca di capire condizione per stare lontano dai tormenti. E se stagnante riprendi canzone forse troverai la porta aperta così ben ti si schiarirà ragione: ma potrai finire giù in coperta; lascia curvare dunque ciò che vira e ti ritroverai con la scoperta. Dal recepire chi le fila tira che del potere discerni il valore e se lo tieni pure sotto mira il senso svanirà del cacciatore che più non aspira ad azzannare: per la riscoperta del suo cuore! Ora comprende dove vuole andare senza più del vecchio pensi l’uso che quanto più cercava di minare ancora più vagava nel confuso; e con lo strano dire che mi leggi cerca sintonia che non abuso. Spero più col male non mi albeggi per non riabbracciare i sensi umani restare solo in te che mi proteggi e fondere le mie con le tue mani in questa vita che sto riprendendo la mente a separare dai soprani. Finalmente bene ora comprendo quei venti tormentosi e furibondi così pericolosi che colpendo riducono sempre da moribondi; ma a nuova vita son risuscitato per cibarmi di ciò che ridondi. Mai pelli in spalla mi son caricato anche se ero lontano dal mistero e nella nuova era quel passato lo butterò nel mare e più non spero e non c’è paragone in questa vita rispetto a ciò che sono e che non ero. Ora entrando in un’altra partita con Dante si collega la presenza dove la gente non si è mai pentita bruciando nell'inferno l’esistenza riposta tanto bene sulla carta e spero anche nella nostra coscienza. Ascolta e non permettere riparta che altrimenti finirai da fesso e se incanali come fece Marta*: *Giovanni 11, 27 rimanda al cuore o ti ritrovi lesso così che disponendoti sereno meglio comprenderai tu da te stesso. Non sposa il divino col terreno e il citare dell’inferno e paradiso alterna tenebroso con ameno stando sempre vicino al nostro viso; e pure ti confermo a cuore affranto: ascolta o ti si spegnerà il sorriso! Il viso mio s’è bagnato dal pianto ora che sto scrivendo il raccontare; l’essere importante questo canto in burrasche e freddo a riscaldare e ciò che descrive l’Alighieri Dante esistono: accogli e non scherzare! Ascolta che morir potrai all'istante o vivrai l’eterno in fuoco e gelo; t’insisto, mantieniti bramante: reali sono gli enti del Vangelo; un giorno per mano accompagnato: disperazione, allo scorrere del velo. Per tutti è questo invito rimarcato povero, ricco o ministro d’altare con i quali il male si è sposato e agire quindi quando ben gli pare; e se non ti accorgi prontamente rischi di trovarti in alto mare. In alcuni convive nella mente senza poterne rendersene conto così che si nasconde facilmente e solo per agire resta pronto; ed anche quando bene hanno colpito: a chiedere non pensano lo sconto! Nulla davvero vale quel vestito se non lo si pulisce dal crostore né mai si accorgerà del pervertito ma forte si vedrà e conquistatore e beffardamente ride il maledetto per ciò che ha consigliato al lottatore. Impedito all'eco del suo petto seppure si considera cristiano non si muove come un prediletto stando ben lontano dal malsano del male nega invece l’esistenza ma lui da lì non resta mai lontano. Ma se avesse colto la presenza dell’ente benefico od opposto considerato avrebbe compresenza e alle conseguenze poi risposto; accogli dunque bene il mio tenore: pensa al cuore ed evita l’imposto! Se mentre navigando nell'ardore ascolti e pensi ciò che stai facendo discernerai colomba con astore in ambito reale convergendo il vero senso capirai del vento e salvo ti vedrai oppure morendo. Dedica a pregare ogni momento ed anche a te meglio comprenderai e dal respirare l’aria di convento come un lenzuolo bianco tornerai così che del se che s’è spostato: tu poi naturalmente scriverai. Santi carismi accetta o battezzato che son rivelatori del mistero e meglio d’ora mai sarai tu stato con indossare solo abito vero: dell’ente spirituale conoscendo può defilarsi l’ego, da com'ero. Per rivederti così risorgendo ora che il bene ben ti sta guidando eri primo pilota e mai perdendo in podio che più non stai sognando; e in consapevolezza che la vita a nuova vita ti sta riportando. Mi hanno imposto limitare uscita meno peso dando alle chimere e non sopporto più la mal partita stando lontano da soldi e potere che non m’interessa e lascio l’arte ben conservando solo nuove ere. Lontano il male resti più di Marte ora che più vicino a te mi voglio e non sentir tirarmi d’ogni parte per stimoli che provoca l’orgoglio; restando a te vicino eternamente dell’insani sensi mi si spoglio. Propendere dobbiamo veramente il senso della vita alla passione trasformante cuore d’ogni mente in buon sentimento nell'azione; volando via lontano dal passato e dal perfido gioco di ragione. Un posticino in cielo ho già trovato voglio pensarmi soltanto tuo figlio non lasciarmi al male abbandonato l'umana dimensione crea scompiglio come ho fatto a vivere nel viale in passato che più non consiglio. Voglio la vita salvarmi dal male la devo salvare oggi lottando con forza trasmessa dal regale che più non si vada insinuando in quest’altra vita che conosco e sento di trasmettere pregando. |
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